Studio Tecnico di Progettazione e Consulenza a Torino – Pratiche Edilizie, Catastali e Direzione Lavori

Forum✅Se stai cercando uno  Studio Tecnico  a Torino e provincia per pratiche edilizie, progettazione architettonica, accatastamenti e direzione lavori, lo Studio Tecnico Caltagirone è la soluzione ideale.

✅Da oltre 20 anni, forniamo consulenze tecniche professionali e servizi su misura per privati, aziende e professionisti del settore immobiliare, garantendo competenza, rapidità e massima precisione.

 

RILIEVI E MISURAZIONI

  • Rilievi
  • Rilievi interni ed esterni dello stato di fatto di edifici civili ed industriali Restituzione grafica su supporto cartaceo e informatico Misurazioni distanziometriche in genere

APE PRESTAZIONE ENERGETICA

  • Ape
  • Certificazioni di nuove costruzioni di edifici Certificazioni di ristrutturazione edilizia Certificazioni nel caso di compravendita o locazione di interi edifici o di singole unità immobiliari

CATASTO TERRENI E FABBRICATI

  • Catasto
  • Mappale per nuove costruzioni o modifiche di fabbricati esistenti Frazionamenti - Accatastamenti Istanza per rettifica di errori tradizionali Volture - Visure per nominativo, ispezioni, mappe attuali e storiche

PROGETTAZIONE E PRATICHE EDILIZIE

  • Pratiche edilizie
  • Progettazione preliminare, definitiva, esecutiva di opere, ristrutturazioni edili, direzione lavori, arredamento di interni Pratiche comunali: C.i.L, S.c.i.a., D.i.a.,P.d.C. Dehors e occupazione suolo pubblico

Giovanni Caltagirone

Giovanni Caltagirone

URL del sito web: http://www.studiocaltagirone.it

Lavori in casa senza cila, come sanarli e a quale costo

✅ Modifiche interne non autorizzate

Hai realizzato interventi in casa senza aver ottenuto la Certificazione di Inizio Attività (CILA), e ora desideri affrontare questa situazione per diverse ragioni. Potresti considerare una futura vendita dell’immobile o desiderare beneficiare delle detrazioni fiscali per la ristrutturazione. Il tuo principale interrogativo riguarda il costo e la procedura necessaria per regolarizzare l’appartamento sia dal punto di vista catastale che comunale. Queste incertezze possono coinvolgere i costi associati a questo processo, che variano in base alla località e alle specifiche circostanze dell’immobile. Inoltre, potresti avere perplessità riguardo ai tempi necessari per ottenere la conformità urbanistica e catastale dell’immobile. Queste incertezze possono dipendere da molteplici fattori, come la complessità dei lavori eseguiti, le normative locali e la disponibilità di risorse da parte delle autorità locali. È di vitale importanza affrontare questa situazione con la dovuta attenzione e cercare consulenza da professionisti esperti nel settore edilizio e legale. Questo ti aiuterà a risolvere in modo efficace ed efficiente i problemi legati alla regolarizzazione della tua abitazione.

La CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) è stata introdotta nel 2010 per semplificare il regime autorizzativo delle opere rientranti in edilizia libera. Con la CILA, si richiede al comune il permesso per iniziare la ristrutturazione interna di un immobile, casa, negozio o laboratorio. Le opere autorizzate con la CILA rientrano tutte nella categoria di manutenzione straordinaria. L'obbligo di presentare la CILA per i lavori interni di una casa sussiste quando la ristrutturazione comprende opere edili rientranti in questa categoria. I lavori che richiedono la presentazione della CILA sono descritti nel D.P.R. 380 del 2001 all'art. 6.

Di seguito è riportato un elenco non esaustivo degli interventi che necessitano della CILA:

- Opere di manutenzione straordinaria con spostamento di muri interni, comprese le porte che non riguardano strutture portanti

; - Rifacimento dell'impianto elettrico;

- Ristrutturazione del bagno con rinnovamento dell'impianto;

- Creazione di nuove camere, vani o di un secondo bagno all'interno della casa;

- Costruzione dell'angolo cottura all'interno del soggiorno;

- Sostituzione degli infissi con altri (materiale) delle stesse dimensioni.

È di fondamentale importanza sottolineare l’importanza di seguire una procedura completa quando si affrontano lavori di ristrutturazione edilizia. Presentare solamente un accatastamento dei lavori senza accompagnare il processo con la presentazione di una pratica CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) al comune rappresenta un grave errore dovuto alla superficialità nell’approcciare la questione. Come abbiamo ampiamente spiegato in numerosi articoli precedenti, il catasto, attualmente gestito dall’Agenzia delle Entrate, non ha valore probatorio. Ciò significa che i dati contenuti nei suoi archivi non costituiscono una prova sufficiente della regolarità delle modifiche apportate a un edificio. Anche se la planimetria catastale coincide con la situazione reale dell’immobile, ciò non implica automaticamente la conformità alle normative urbanistiche vigenti. In passato, circa 20 anni fa, era comune presentare solo la variazione catastale per esatta rappresentazione grafica regolare al momento della vendita di una casa. Tuttavia, questa pratica non garantiva la conformità agli standard urbanistici né la presenza di titoli edilizi validi presso il comune.

Oggi, chiunque abbia acquistato una casa basandosi esclusivamente sulla regolarità catastale si troverà obbligato, prima di poter procedere alla vendita, a regolarizzare la situazione presso l’ente comunale. Tale processo comporterà spesso il pagamento di una sanzione amministrativa, oltre alla necessità di adempiere a tutti gli adempimenti normativi ed edilizi richiesti. In sintesi, è essenziale comprendere che il solo accatastamento dei lavori non è sufficiente per garantire la conformità delle modifiche apportate all’edificio alle leggi e ai regolamenti in vigore. La presentazione di una pratica CILA al comune è un passaggio cruciale per assicurarsi che tutto sia in regola, evitando futuri problemi e sanzioni amministrative.

Se stai valutando di avviare dei lavori nella tua abitazione che richiedono la Comunicazione di Inizio Lavori (CILA) e non hai ancora notificato il Comune, è essenziale comprendere i potenziali rischi associati a questa omissione di procedura. In primo luogo, l'assenza della CILA potrebbe comportare una serie di conseguenze negative, tra cui la non conformità urbanistica e catastale dell'appartamento. Ciò significa che l'immobile potrebbe non essere conforme alle normative urbanistiche e catastali vigenti, il che potrebbe generare problemi significativi in futuro, specialmente se intendi vendere la casa. La mancanza di conformità potrebbe influire negativamente sulla tua capacità di ottenere il prezzo desiderato per la vendita e potrebbe complicare il processo di vendita stesso. Inoltre, trascurare la procedura di notifica della CILA può comportare ulteriori conseguenze legali. Se le autorità locali scoprono che stai eseguendo lavori senza l'autorizzazione necessaria, la polizia locale potrebbe intervenire e emettere sanzioni. Queste sanzioni possono comportare costi significativi e variano in base alle leggi locali e alle circostanze specifiche. Inoltre, potresti essere obbligato a presentare la CILA entro un breve periodo di tempo dalla notifica della violazione.

In sintesi, è fondamentale comprendere e rispettare i requisiti relativi alla CILA quando si intraprendono lavori nella propria abitazione. La conformità a tali normative è cruciale per evitare problemi futuri legati alla vendita dell'immobile e per evitare sanzioni legali onerose. Pertanto, è consigliabile consultare le autorità locali o un professionista edile esperto prima di avviare qualsiasi lavoro, al fine di assicurarsi di seguire correttamente la procedura della CILA.

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Bonus ristrutturazione 2024

✅ Cos’è il bonus ristrutturazioni 2024 e come funziona?

Il bonus del 50 per cento per i lavori di ristrutturazione edilizia è un'agevolazione che consente di recuperare parte delle spese sostenute per interventi domestici. Questo bonus permette di usufruire di una detrazione fiscale pari al 50 per cento degli importi pagati, con un limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Anche per l'anno 2024, il bonus del 50 per cento per i lavori di ristrutturazione edilizia è confermato con le stesse regole degli anni precedenti.

La detrazione fiscale per i lavori di ristrutturazione edilizia spetta ai contribuenti che sostengono le spese per interventi di questo tipo sulla propria abitazione principale o sulle pertinenze ad essa collegate. I lavori devono essere eseguiti su immobili situati nel territorio dello Stato italiano e devono soddisfare determinati requisiti tecnici e amministrativi. I lavori ammessi per beneficiare della detrazione includono interventi di restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria, ampliamento, e recupero del patrimonio edilizio. Tuttavia, le modalità di fruizione dell'agevolazione hanno subito delle novità rispetto agli anni precedenti. Mentre si potrà ancora beneficiare della detrazione, ovvero ottenere uno sconto sull'IRPEF dovuta, non sarà possibile usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura. Un'importante novità introdotta dal decreto Cessioni, il DL 11/2023, è il divieto generalizzato per i lavori con CILA aperta a partire dal 17 febbraio 2023. Questa disposizione limita la possibilità di cedere il credito relativo ai lavori effettuati.

Fino al 31 dicembre dell’anno in corso, i contribuenti possono usufruire della detrazione fiscale per le spese sostenute per lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (applicabile anche ai condomini). Il tetto massimo di spesa attualmente in vigore è di 96.000 euro per unità immobiliare. Il bonus ristrutturazione è un'agevolazione fiscale che consente ai soggetti che effettuano ristrutturazioni edilizie di ottenere un rimborso IRPEF pari al 50 per cento delle spese sostenute, entro il limite massimo stabilito. Le regole del bonus ristrutturazione restano le stesse previste dall’articolo 16-bis del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). Inizialmente, la detrazione IRPEF era del 36 per cento e il limite di spesa era di 48.000 euro. Successivamente, la misura della detrazione è stata aumentata al 50 per cento e il tetto massimo è stato innalzato a 96.000 euro.

La detrazione del 50 per cento spetta per i lavori inseriti nell’elenco che segue: lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001); interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001). Il bonus ristrutturazione spetta anche per i lavori realizzati in economia, ovvero gli interventi eseguiti in proprio. In questo caso sono detraibili anche le spese dei materiali. I chiarimenti in merito all’agevolazione sono contenuti nella circolare numero 17 del 26 giugno 2023. Tra i lavori di manutenzione ordinaria rientrano, ad esempio, gli interventi che seguono: installazione di ascensori e scale di sicurezza; realizzazione e miglioramento dei servizi igienici; sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso; rifacimento di scale e rampe; interventi finalizzati al risparmio energetico; recinzione dell’area privata; costruzione di scale interne. Sono agevolabili anche i lavori per l’adeguamento delle altezze dei solai e l’apertura di nuove finestre, così come la realizzazione dei bagni nel caso di ampliamento rispetto al volume precedente all’intervento. Alcuni degli interventi possono rientrare anche nel bonus barriere 2024, nel rispetto degli specifici requisiti stabiliti dalla legge.

 

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Dimensionare un monolocale

✅ DIMENSIONARE UN MONOLOCALE CON LETTO A SOPPALCO

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Progettare un monolocale richiede una pianificazione attenta e considerazione di diversi fattori, tra cui lo spazio disponibile, le esigenze del residente e il budget a disposizione. Ecco una guida generale su come progettare un monolocale: 1. **Analisi dello spazio disponibile**: Misura con precisione le dimensioni del monolocale e considera eventuali elementi architettonici preesistenti, come finestre, porte, colonne o angoli irregolari. Questo ti aiuterà a comprendere meglio il potenziale dello spazio. 2. **Identifica le esigenze del residente**: Fai una lista delle funzioni e delle attività che il monolocale dovrà ospitare. Ad esempio, dovrai includere una zona notte, una zona pranzo, una zona cucina e una zona soggiorno. Determina anche quanta capacità di archiviazione sarà necessaria. 3. **Pianifica il layout**: Considera diverse disposizioni possibili per ottimizzare lo spazio disponibile.
 
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Ad esempio, potresti posizionare il letto in un angolo per massimizzare lo spazio aperto o utilizzare mobili multifunzionali, come divani letto o tavoli pieghevoli, per massimizzare la flessibilità dello spazio. 4. **Crea zone definite**: Utilizza tappeti, pareti divisorie o cambi di livello per creare visivamente zone distinte all'interno del monolocale. Questo può aiutare a definire le diverse funzioni dello spazio senza dover ricorrere a muri permanenti. 5. **Massimizza la luce naturale**: Sfrutta al massimo la luce naturale posizionando finestre e tende in modo strategico. Ciò renderà il monolocale più luminoso e arioso, migliorando anche l'umore e la sensazione di spaziosità. 6. **Utilizza colori e materiali appropriati**: Opta per colori chiari e neutri per le pareti e i mobili, poiché riflettono la luce e fanno sembrare lo spazio più grande. Utilizza anche specchi per ampliare visivamente lo spazio. 7. **Scegli mobili multifunzionali**: Investi in mobili che offrono più scopi, come divani letto, tavoli estendibili o scrivanie pieghevoli. Questo ti aiuterà a massimizzare lo spazio senza compromettere la funzionalità. 8. **Pianifica la zona cucina e il bagno**: Se il monolocale non dispone di una cucina o di un bagno separati, pianifica attentamente questi spazi per garantire funzionalità e comodità. Utilizza elettrodomestici compatti e soluzioni di archiviazione intelligente per ottimizzare lo spazio. 9. **Considera il budget**: Stabilisci un budget realistico e cerca soluzioni creative che rispettino le tue limitazioni finanziarie senza compromettere lo stile o la funzionalità. 10. **Testa e adatta**: Una volta completata la progettazione, testa il layout e le soluzioni proposte per assicurarti che soddisfino le tue esigenze e aspettative. Fai eventuali aggiustamenti necessari prima di finalizzare il progetto. Ricorda che progettare un monolocale richiede creatività e flessibilità. Con una pianificazione attenta e una progettazione intelligente, puoi creare uno spazio confortevole e funzionale che soddisfi le tue esigenze abitative..  

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Dimensionare la cabina armadio

✅ DIMENSIONARE LA CABINA ARMADIO 

 

Camera X1In una soluzione ad angolo i lati della cabina armadi per essere comodi   dovrebbero misurare non meno di 200 cm. Quando si progetta una cabina armadio, è essenziale considerare spazi e dimensioni per massimizzare l'efficienza e la funzionalità. Ecco alcuni suggerimenti relativi agli spazi e alle dimensioni:   1. **Altezza del soffitto**: Sfrutta l'altezza del soffitto per massimizzare lo spazio verticale. Se il soffitto è abbastanza alto, considera l'installazione di scaffali o appendiabiti a doppia altezza per sfruttare al meglio lo spazio disponibile. 2. **Profondità**: La profondità della cabina armadio dipenderà dalla quantità di spazio disponibile nella stanza. Idealmente, una profondità di almeno 60-70 centimetri permette di appendere i vestiti senza che fuoriescano dalla parete. 3. **Larghezza**: La larghezza della cabina armadio dipende dalla quantità di spazio che hai a disposizione. Assicurati di lasciare spazio sufficiente per aprire comodamente gli armadi e muoverti all'interno della cabina.A031 Layout     
4. **Spazio per il passaggio**: Assicurati di lasciare spazio sufficiente per il passaggio all'interno della cabina armadio. Una larghezza minima di 90-100 centimetri è consigliabile per garantire un passaggio comodo e agevole. 5. **Distribuzione degli elementi interni**: Pianifica la disposizione degli elementi interni, come ripiani, cassetti e appendiabiti, tenendo conto delle dimensioni dei tuoi vestiti e accessori. Assicurati che gli elementi siano accessibili e facilmente raggiungibili. 6. **Spazio per gli accessori**: Considera la necessità di spazio per riporre accessori come scarpe, borse, cappelli e gioielli. Puoi integrare soluzioni di archiviazione specifiche per ciascun tipo di accessorio. 7. **Spazio di riserva**: Prevedi uno spazio di riserva per future aggiunte o cambiamenti nel guardaroba. Mantenere un po' di spazio libero permette di adattare la cabina armadio alle tue esigenze in evoluzione nel tempo. 8. **Proporzioni estetiche**: Considera anche le proporzioni estetiche della cabina armadio rispetto alla stanza circostante. Assicurati che la cabina armadio si integri armoniosamente con il design complessivo dello spazio. Tenendo conto di questi suggerimenti relativi agli spazi e alle dimensioni, potrai progettare una cabina armadio che sia funzionale, ben organizzata e piacevole dal punto di vista estetico. 
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